Kanishka

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Kanishka

Kanishka era un Kushan di etnia Yuezhi. Parlava una lingua iraniana indoeuropea nota come battriano, che appare nelle inscrizioni greche, anche se non si è certi della lingua parlata dai Kushan.

Kanishka

 (sanscrito: कनिष्क, battriano: Κανηϸκι, medio cinese: 迦腻色伽) è stato un re dell’impero Kushan in Asia centrale, e governò un impero che si estendeva dalla Battria a buona parte dell’Indiasettentrionale nel II secolo. Era famoso per i suoi successi militari, politici e spirituali. La sua principale capitale fu Purushpura (Peshawar nell’odierno Pakistan), oltre alle capitali regionali delle attuali Taxila (Pakistan), Bagram (Afghanistan) e Mathura (India).

Kanishka era un Kushan di etnia Yuezhi. Parlava una lingua iraniana indoeuropea nota come battriano, che appare nelle inscrizioni greche, anche se non si è certi della lingua parlata dai Kushan.

Kanishka era il successore di Vima Kadphises, come riportato nella genealogia dei re Kushan nota come Inscrizione di Rabatak.[1][2]

Molte leggende riguardanti Kanishka, grande protettore del buddhismo, sono state tramandate nelle tradizioni religiose buddhiste. Con i re indiani Ashoka e Harsha, e con l’indo-greco Menandro I, è considerato dai buddhisti uno dei più grandi re della loro religione.

L’era di Kanishka fu usata come calendario dai Kushan per circa un secolo, fino al declino del regno Kushan. Ora in molti credono che l’era di Kanishka sia iniziata nel 127, in base alle ricerche di Harry Falk.[3] La fonte più attuale sostiene che l’anno esatto sia il 227, e che il 127 sia solo un’interpretazione di Falk e di altri.