Sanscrito
IL vedico, o sanscrito vedico
è la lingua dei Veda, che sono i più antichi testi religiosi dell’India. I Veda furono inizialmente tramandati oralmente e per questo non ne conosciamo la data. Il più antico de
alfabeto sanscritoi Veda, il Rigveda, si dice che sia stato composto nel II millennio a.C. e che l’uso del dialetto vedico nella composizione di testi sacri perdurò fino circa al V secolo a.C., quando iniziò ad emergere il sanscrito classico. Comunque è da notare che molti studiosi in tutta l’India e in parti dell’Europa discutono queste due date e credono che i Veda siano ancora più antichi.
La forma vedica del sanscrito è un antico discendente del proto-indoiranico ed è ancora relativamente simile all’ antica lingua indoeuropea. Il sanscrito vedico è la più antica lingua attestata dellelingue indoiraniche (o “indoarie”) della famiglia delle lingue indoeuropee. È anche strettamente imparentato con l’avestico, la più antica lingua conservata delle lingue iraniche.
Si possono identificare cinque tappe cronologiche nella storia della lingua vedica:
- Rigvedico (1500 a.C.)
- lingua dei Mantra (XII secolo a.C.)
- prosa Samhita (circa 1100-800 a.C.)
- prosa Brahmana (circa 900-600 a.C.)
- lingua dei Sutra (500 a.C.)
Attorno al 500 a.C. fattori linguistici, culturali e politici contribuirono alla fine del periodo Vedico. La codificazione del rituale Vedico raggiunse il picco ed emersero movimenti opposti come il Vedānta e il Buddhismo, usando il vernacolare Pāli, un dialetto Pracrito, piuttosto che il sanscrito per la stesura dei loro testi.[senza fonte] Dario I di Persia invase la valle dell’Indo e il centro politico dei regni indoari si spostò più ad est, nella piana Gangetica. Attorno a questo periodo, Pāṇini codificò la sua grammatica sanscrita (V secolo a.C.).