“Dare più anni alla vita e più vita agli anni”
consulenza ayurvedica
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Ciò che sicuramente appare strano all’occidentale che si avvicina all’ayurvedica è il modo in cui il medico esegue la visita, o consulenza ayurvedica. Un paziente, secondo l’ayurveda, può essere esaminato in otto modi, alcuni dei quali definibili convenzionali, come l’ispezione, la palpazione e l’interrogazione, o anamnesi. Ma gli altri sono meno usuali, almeno al giorno d’oggi, come l’esame dell’urina, delle feci, dell’occhio, della lingua, della pelle, della voce, dei tratti fisici e del polso (nadi). Quest’ultimo è di particolare interesse perché ben rappresenta l’essenza dell’Ayurvedica.
L’esame del polso non rivela solamente la frequenza cardiaca ma soprattutto lo stato dei meridiani che connettono le energie degli organi vitali del corpo. Questo approccio, che si basa su una millenaria esperienza, condivisa da molte diverse medicine, è in grado di portare un essenziale contributo alla medicina occidentale, che utilizza gli esami di laboratorio e radiologici per valutare lo stato di salute degli organi e che, spesso, non è in grado di identificare squilibri o alterazioni ancora in fase iniziale, subclinici.
L’esame del polso, Nadi Vijinan, ben rappresenta l’essenza dell’Ayurvedica perché introduce un concetto fondamentale che sta alla base di questa scienza, nel suo ambito più strettamente medico: il paziente, o la persona che chiede una consulenza, non viene considerato solamente per i sintomi che presenta, ma nella sua globalità.
La medicina ayurvedica cura la persona, non la malattia!
Infatti, anche se una stessa malattia si manifesta con sintomi simili, che la rendono quindi identificabile come quella precisa malattia, le persone non sono mai uguali, sono individui, con differenti costituzioni, abitudini e caratteristiche, sia fisiche che psichiche ed emotive.
La consulenza ayurvedica che noi offriamo si svolge nel pieno rispetto di questo concetto. Inizialmente si chiede alla persona di compilare una scheda, che descrive alcune sue caratteristiche peculiari e gli eventuali sintomi riferiti, assimilabile all’anamnesi della medicina occidentale. Si effettua poi un colloquio per determinare lo stato psicofisico, le abitudini alimentari e la costituzione individuale (Prakriti). Si procede poi all’esame del polso, tramite cui è possibile stabilire lo stato attuale dei Tridosha: Vata (il sistema nervoso), Pitta (il sistema di metabolismo) e Kapha (il sistema immunitario) per individuare eventuali squilibri responsabili degli eventuali sintomi o malesseri.
In base agli elementi raccolti durante la consulenza ayurvedica in queste prime fasi, vengono dati alcuni consigli che riguardano l’alimentazione più appropriata, l’assunzione di prodotti naturali o erbe medicinali e l’esecuzione di eventuali trattamenti Ayurvedici specifici (principalmente massaggi, ma anche esercizi di respirazione o abitudini igieniche). Anche questa fase è di particolare rilevanza, perché è quella con cui si attua la vera e propria integrazione della scienza ayurvedica, millenaria, con la vita moderna, che ci riguarda da vicino oggi. I consigli “terapeutici”, infatti, tengono conto dello stile di vita della persona e delle sue abitudini alimentari, spesso condizionati dall’attività lavorativa e dal contesto famigliare e sociale in cui opera e a cui è abituata.
L’approccio ayurvedico, quindi, rispetta l’essenza della persona e le sue abitudini ma, se sono stati rilevati degli squilibri e dei problemi già strutturati, suggerisce i cambiamenti necessari per riportare l’armonia tra tutti gli elementi che costituiscono l’individuo, cioè per riportare la salute.La consulenza ayurvedica si svolge sopratutto tramite la Nadi Vijinan (lettura del polso) che è una delle più antiche conoscenze per determinare lo stato psicofisico di un individuo inoltre analizzando le abitudini alimentari, la Prakriti (costituzione individuale), e lo stato attuale dei Tridosha: Vata (il sistema nervoso), Pitta (il sistema di metabolismo) e Kapha (il sistema immunitario) per individuare eventuali squilibri responsabili per i malesseri.
Essa serve anche per determinare l’alimentazione più appropriata, prodotti naturali, erbe medicinali e trattamenti Ayurvedici specifici.
L’Ayurveda propone un’ottima alternativa naturale ai disturbi causati dallo stress, insonnia, scorretti abitudini alimentari, intolleranze ed attacchi di panico.
L’uomo è un microcosmo che partecipa della vita dell’universo (macrocosmo). In base a questo principio entrambi non possono essere considerati separati, pertanto, l’armonia ed equilibrio dell’individuo vanno di pari passo con l’armonia ed equilibrio della comunità, della natura, dell’universo.
La conoscenza dei principi dell’Ayurveda, che giungendo fino a noi da tempi molto remoti, sono di grande utilità per conservare la buona salute, ma soprattutto, sono utili per dare un senso e portare a compimento la vita di ogni individuo.Secondo l’Ayurveda la salute non è solo assenza di malattia ma è uno stato di continuo appagamento e di benessere, uno stato di felicità fisica, mentale e spirituale. Il concetto di equilibrio espresso dall’Ayurveda comporta non solo il perfetto funzionamento dei vari sistemi ed organi, della psiche e dello spirito, ma anche un rapporto di felice convivenza con tutte le creature, con i familiari, con gli amici, con il lavoro, con il clima e la cultura in cui viviamo, con i propri ideali, con le abitudini e con la verità.In conclusione possiamo dire, quindi, che la consulenza ayurvedica ci può aiutare a capire come stare meglio.
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